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La vitamina C e la vitamina E nella dieta riducono il rischio di malattia di Parkinson

Una recente ricerca che ha studiato quasi 44,000 uomini e donne ha rilevato che livelli più elevati di vitamina C ed vitamina E in the diet are associated with lower risk of Parkinson’s Disease1.

Vitamine C and E are antioxidants2. Gli antiossidanti contrastano lo stress ossidativo, che è causato da molecole altamente reattive note come radicali liberi2. Lo stress ossidativo ha varie fonti come luce solare, inquinamento atmosferico, fumo di sigaretta ed esercizio fisico2. Lo stress ossidativo può causare danni alle cellule (attraverso danni alle molecole nel corpo) e può contribuire a molte malattie come cancro, malattie cardiache, diabete, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e persino malattie degli occhi2. Pertanto, gli antiossidanti possono essere utili per prevenire il danno molecolare e mantenere la salute delle cellule.

Un recente studio svedese ha esplorato gli effetti di alcuni fattori dietetici sull’incidenza dello sviluppo di Morbo di Parkinson (PD) in quasi 44,000 uomini e donne1. These factors included dietary intake of vitamina C, vitamina E and beta-carotene1. L'assunzione di questi specifici micronutrienti è stata confrontata con l'incidenza di PD nel gruppo1.

Il beta-carotene non aveva alcuna correlazione con il rischio di PD1. However, intake of vitamine C and E was inversely correlated to the risk of PD1 indicando che questi antiossidanti fornivano un effetto neuroprotettivo che riduceva l'incidenza del morbo di Parkinson.

This study may allow the inference that it may be beneficial to increase these vitamine in the diet to reduce risk of PD, but it does not necessarily mean that the association seen was caused by the intake of these vitamine, as people ingesting more of these vitamine might just have healthier diets and lifestyles. It may be the case that there was a causal relationship but this is hard to prove from an association study. There could also be a non-causal relationship; supporting this is the finding from an older study comparing levels of antioxidants in the blood of PD patients which found no evidence that antioxidants contributed to onset or progression of PD3. Lastly, both theories may be true, where vitamine C and E in diet played a minor role. Regardless, the overall message of intaking enough vitamin C (such as through eating oranges and strawberries) and vitamina E (such as through eating nuts and seeds) is probably conducive to good health.

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Riferimenti:  

  1. Hantikainen E., Lagerros Y., et al 2021. Antiossidanti dietetici e rischio di malattia di Parkinson. La coorte della marcia nazionale svedese. Neurologia Feb 2021, 96 (6) e895-e903; DOI: https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000011373  
  1. NIH 2021. Antiossidanti: approfondimenti. Disponibile online su https://www.nccih.nih.gov/health/antioxidants-in-depth  
  1. King D., Playfer J. e Roberts N., 1992. Concentrazioni di vitamine A, C ed E in pazienti anziani con malattia di Parkinson. Postgrad Med J (1992)68,634-637. Disponibile online su https://pmj.bmj.com/content/postgradmedj/68/802/634.full.pdf 

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